Manipolazione climatica nel Medioevo?
Esemplare della lotta alla superstizione portata avanti nel Medioevo dalla Chiesa, almeno fino al '300, è la testimonianza di Agobardo, arcivescovo di Lione dall'816.
Nella sua opera, "Sulla folle opinione popolare circa la grandine e il tuono" (traduzione dell'originale "Contra vulgi insulsam opinionem de grandine et tonitruis"), racconta di come ha salvato quattro uomini dalla follia omicida del popolo, convinto dell'esistenza dei tempestarii, stregoni in grado di controllare i fenomeni atmosferici:
"Ne abbiamo visti e ascoltati tanti, così rimbecilliti dalla loro follia, così fuorviati dalla loro stupidità, da credere e da sostenere che c'è una regione, da loro chiamata Magonia, di dove vengono attraverso le nubi dei vascelli; quei vascelli portano in quei paesi i frutti che la grandine fa cadere e andare a male, e i nocchieri aerei fanno dei doni ai tempestarii in cambio di tali frutti. Sono a tal segno accecati dalla loro follia, nella convinzione che la cosa sia possibile, che noi li abbiamo visti in un'assemblea d'uomini presentare quattro persone, tre uomini e una donna, dicendo che erano caduti da quei vascelli; dopo averli tenuti legati per alcuni giorni, l'assemblea li condannò alla lapidazione. Ma poiché la verità trionfò, dopo parecchi ragionamenti coloro che li avevano catturati furono maltrattati come fossero stati dei ladri".
Se questo racconto può ricordare le storie contemporanee sugli UFO o su Haarp, il seguente ricorda invece le scie chimiche e, in generale, tutte le teorie del complotto basate sulla contaminazione:
Bibliografia:"Medioevo superstizioso", Jean-Claude Schmitt, Editori Laterza 2004
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Nella sua opera, "Sulla folle opinione popolare circa la grandine e il tuono" (traduzione dell'originale "Contra vulgi insulsam opinionem de grandine et tonitruis"), racconta di come ha salvato quattro uomini dalla follia omicida del popolo, convinto dell'esistenza dei tempestarii, stregoni in grado di controllare i fenomeni atmosferici:
"Ne abbiamo visti e ascoltati tanti, così rimbecilliti dalla loro follia, così fuorviati dalla loro stupidità, da credere e da sostenere che c'è una regione, da loro chiamata Magonia, di dove vengono attraverso le nubi dei vascelli; quei vascelli portano in quei paesi i frutti che la grandine fa cadere e andare a male, e i nocchieri aerei fanno dei doni ai tempestarii in cambio di tali frutti. Sono a tal segno accecati dalla loro follia, nella convinzione che la cosa sia possibile, che noi li abbiamo visti in un'assemblea d'uomini presentare quattro persone, tre uomini e una donna, dicendo che erano caduti da quei vascelli; dopo averli tenuti legati per alcuni giorni, l'assemblea li condannò alla lapidazione. Ma poiché la verità trionfò, dopo parecchi ragionamenti coloro che li avevano catturati furono maltrattati come fossero stati dei ladri".
Raffigurazione di Agobardo di Lione che indica una "nave volante" nel cielo |
"Taluni dissero che il duca Grimaldo di Benevento, nemico del cristianissimo imperatore Carlo, aveva mandato degli uomini a spargere nei campi, sulle montagne, i prati e le sorgenti delle polveri, e che i bovi morirono per effetto di questa polvere; per questa ragione venimmo a sapere che parecchi furono arrestati e abbiamo anche visto che alcuni furono uccisi, altri inchiodati a tavole e buttati nel fiume, e così assassinati".
Bibliografia:"Medioevo superstizioso", Jean-Claude Schmitt, Editori Laterza 2004
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