Armi "speciali": la magia nera contro la vivisezione


Su queste pagine abbiamo già parlato brevemente di Anna Kingsford (1846-1888), militante femminista, vegetariana e antivaccinista. Seconda donna inglese ad essersi laureata in medicina (a Parigi però, perché in Inghilterra all'epoca questa cosa era permessa solo agli uomini), e membro del capitolo di Londra della Società Teosofica (dalla quale  fuoriuscì per incompatibilità di vedute con la fondatrice, Helena Petrovna Blavatsky: la Blavatsky sosteneva di ricevere insegnamenti spirituali a distanza da misteriosi maestri tibetani, i mahatma, la Kingsford mostrava però al riguardo dello scetticismo).
Si era interessata molto presto al misticismo e allo spiritismo, e aveva avuto lei stessa delle visioni (secondo alcuni da attribuire all'etere che utilizzava per combattere la sua asma cronica), dunque non sorprende che anche dopo la fuoriuscita dalla Società Teosofica non abbia abbandonato il campo della spritualità alternativa e dell'occulto: nel 1885 fonda la sua Hermetic Society, che annovera tra i membri William Wynn Westcott e Samuel Liddell Mathers, tra i futuri fondatori dell'ordine ermetico della Golden Dawn, famoso per aver lanciato la carriera di mago di Aleister Crowley.

Anche all'interno dell'Hermetic Society la Kingsford continuò, con i mezzi del caso, una delle crociate politiche a cui teneva di più, la lotta alla vivisezione: assieme agli altri membri del gruppo tentò di utilizzare la magia per far morire i vivisettori.
Sebbene un paio delle loro vittime siano poi curiosamente incorse nella morte non troppo tempo dopo essere state bersagliate da tali rituali, l'obiettivo più illustre della Kingsford, Louis Pasteur, naturalmente ne rimase illeso.


Nell'immagine: Frontespizio del "Lady's Own Paper", un giornale per donne acquisito e diretto per un po' da Anna Kingsford. Inizialmente era un giornale di quelli che la Kingsford aveva sempre disprezzato, pieno di articoli di moda, economia domestica ecc.
Sotto la sua direzione, durata pochi numeri, sparirono quasi tutte le pubblicità, e le vecchie tematiche vennero rimpiazzate da articoli su alcoolismo, vivisezione  e diritti delle donne, con scarso successo di pubblico e ingenti perdite economiche.
Il vecchio sottotitolo, "
Rivista settimanale di moda, narrativa, musica, letteratura, teatro e economia domestica", sotto la gestione Kingsford si trasformò in "Giornale di gusto, progresso e pensiero".


BIBLIOGRAFIA:

"Goddess Unmasked" Philip G. Davis, Spence Publishing Company 1998
"Magician of the Golden Dawn", Ellic Howe, Red Wheel/Weiser 1978
"History of magic" Richard Cavendish, Penguin Books 1991
"Women of the Golden Dawn" Mary K. Greer, Park Street Press 1996






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